Premio Letterario Internazionale Mondolibro – X Edizione, 12.04.08
Sez. A – Narrativa Edita

2° Premio
Renzo Cremona – Il canone del tè (Eva Ed.)

a cura della Giuria del Premio

Un testo di taglio decisamente sperimentale, sia per stile sia per struttura. Un testo che inevitabilmente fa porre al lettore il problema: poesia o prosa? Se è vero che non sono i versi a fare un pezzo di poesia, è vero pure che non sono fabula, intreccio, ambientazione e dialoghi a fare un’opera di narrativa.
Ma nel caso di Renzo Cremona la scrittura, molto elegante e ricercata, riesce a raccontare efficacemente un viaggio lungo e difficile, sia da compiere sia da raccontare: l’avventura di un viaggio interiore. Una scrittura che, se è vero che esplora gli angoli più reconditi dell’interiorità tout court, è vero pure che è di fatto il mezzo che lo scrittore appronta per il lettore per consentirgli di compiere un viaggio all’interno di una precisa interiorità, quella del narratore (inteso in senso tecnico, nell’accezione di “voce narrante”). E di immedesimarsi con l’individualità che la “voce narrante” sottende.
Avviene così che narratore e lettore, compiendo insieme questo percorso affascinante e sorprendente, unico e irripetibile, diventino un tutt’uno nell’apprenderne natura e significato: l’esplorazione di un’anima protesa a comprendere se stessa per spiegarsi il senso e lo scopo della propria esistenza.
Esplorazione tanto più importante in un mondo che non ha più “la voglia di aspettare”, che ormai sa solo “parlare la lingua arroventata dell’impazienza, la furia incendiaria e sconnessa della fretta, l’urgenza della collera”. Ma che non per questo può smettere di anelare “lo spettacolo dei tizzoni che non si estinguono, il miracolo delle scintille che tengono lontana la notte”. Che non per questo può rinunciare alla speranza di poter accendere “una luce perenne nelle cavità del buio”.