Pubblicazione: dicembre 2011.
Editore: Edizioni Eva (Venafro, IS).
Collana: I Colibrì.
Codice ISBN: 978-88-96028-68-1.
Note: suite in dodici parti in forma di prose poetiche e monologhi drammatici. Il libro è disponibile in versione elettronica dal 2013.

sulla neve. insieme

 

assieme, procediamo assieme. i fiocchi sono soffici, le tue zampe si posano morbide sulla neve, quasi meravigliate per il candore di tanto bianco.
io guardo avanti, dove il silenzio ricopre i monti. ci fermiamo entrambi. indietro, le tue impronte e le mie che si accompagnano: si separano solo per un po’, ma poi sono di nuovo insieme.
scodinzoli alzando la testa verso di me. le tue orecchie si prestano docili alle mie carezze. e mi guardi, paga di non chiedermi come mai io sia così sciocco da non capire il tuo mistero.

balene sotto ai ghiacci

 

la musica d’inverno aveva uno strano colore, e aveva un modo ancor più strano di camminare: si fermava di preferenza attorno agli stipiti delle porte, come avviluppandosi ai cartocci che il tempo aveva lasciato unti sul pavimento. si faceva finta di non vederli, per sopravvivere si guardava altrove.
gli attimi erano esigui e si attardavano, nei primi mattini di nebbia, tra i fili dei grattacieli. le mani volevano toccare la finestra e non ce la facevano, sotto al ghiaccio lucido e scintillante si formavano nel petrolio viscoso della notte contorni sussultanti, nuove parole dagli orli accesi, che avvampavano brevi, intermittenti, quasi incerti se esistere. emergevano, di tanto in tanto, come sbuffi fosforici dal mare di nulla.
era frettolosa la congiunzione del giorno con la notte, e quest’ultima aveva voglia di dimorare fra noi troppo oltre i limiti del consentito, per cui il cielo si ritrovava il più delle volte a costituirsi in forma di macchia lattiginosa e dubbia, senza più alcun confine a stabilire il passaggio.
venne il giorno del disgelo, un pomeriggio di temperatura tiepida e mite. era quasi primavera, si sarebbe detto. eppure c’era la neve attorno, davanti, dietro. c’era dovunque. a giudicare dagli alberi avremmo giurato che fosse ancora pieno inverno.